Cos’è il bicameralismo perfetto? Definizione e caratteristiche

Abbiamo sentito tanto parlare di bicameralismo perfetto, soprattutto nel 2016 in corrispondenza del referendum che riguardava questa particolare materia. Ma di cosa si tratta? Il Bicameralismo Perfetto o Paritario è una forma di bicameralismo che prevede l’esercizio del potere legislativo esercitato da due camere rappresentative legislative paritarie, ovvero con gli stessi poteri e la stessa rilevanza costituzionale.

Definizione di bicameralismo

sistema legislativo bicameraleIl termine bicameralismo perfetto non viene sempre usato esattamente. A volte viene utilizzato scorrettamente per descrivere il modo in cui vengono approvate le leggi, ma questo termine non indica il procedimento, ma in modo più ampio e completo fa riferimento a tutte le funzioni proprie delle camere rappresentative, dunque non soltanto alla funzione legislativa.

I parlamenti in cui le camere dei rappresentanti hanno prerogative e attribuzioni costituzionali differenti, come ad esempio negli Stati Uniti d’America e dove il procedimento legislativo bicamerale è obbligatorio, non possono essere equiparati a quelli di altre realtà come l’Italia, dove le camere dove oltre a perseguire gli stessi procedimenti legislativi bicamerali hanno anche le medesime funzioni.

Il procedimento legislativo del bicameralismo perfetto

In ciascuna camera sono presenti soggetti preposti alla presentazione di disegni di legge. La camera incarica le commissioni che hanno come competenza e funzione la discussione di materie trattate nel disegno di legge. Una volta che l’accordo viene trovato e approvato in commissione, il testo è pronto per essere presentato in aula, dove viene ulteriormente discusso e votato dall’assemblea. Il testo, se approvato anche in questo ulteriore contesto, viene trasmesso alla successiva camera del Parlamento, che ripete lo stesso procedimento.

La legge si considera ufficialmente approvata se entrambi i rami del Parlamento approvano lo stesso testo, altrimenti questo testo continua ad essere discusso e votato, se ritenuto valido o accantonato qualora non fosse ritenuto valido.

Tale procedimento legislativo è obbligatorio per le leggi e gli atti con forza di legge, e le procedure richieste sono sancite dal dettato costituzionale.

Le Due Camere nel bicameralismo perfetto

In Italia le due camere sono la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica, che hanno i medesimi poteri e le stesse funzioni di attribuzione costituzionale. Ma ci sono alcune differenze di composizione da sottolineare tra queste due:

  • I deputati sono 630, i senatori in numero minore: 315
  • Nel Senato sono presenti anche i senatori a vita e i senatori di diritto
  • Gli elettori della Camera sono i cittadini che hanno compiuto la maggiore età, mentre le persone eleggibili devono aver compiuto 25 anni
  • Gli elettori del senato sono i cittadini che hanno compiuto i 25 anni di età, mentre gli eleggibili sono coloro che hanno compiuto 40 anni
  • La ripartizione dei voti per la Camera avviene su base nazionale
  • La ripartizione dei voti durante le elezioni politiche per il Senato avviene su base regionale

Paesi con bicameralismo: l’Europa

Il superamento del bicameralismo perfetto ha portato all’attenzione di molti questo tema. In tanti si sono chiesti i paesi con bicameralismo quanti e quali fossero, soprattutto in Europa.

La maggioranza dei paesi dell’Unione Europea non hanno una seconda Camera, sono chiamati sistemi parlamentari monocamerali. Tra i tredici paesi che hanno una seconda camera solo in cinque i membri vengono eletti direttamente dai cittadini. Una delle motivazioni per cui può essere considerato un vantaggio il sistema monocamerale è la riduzione dei tempi di approvazione delle leggi. I tempi medi delle iniziative legislative risultano ampiamente ridotti nei paesi con sistema legislativo monocamerale. Per questo motivo anche in Italia si è scelto di intervenire con il parere dei cittadini, tramite referendum, per scegliere una modalità più snella, che riducesse i tempi procedurali e desse maggiore funzionalità alle istituzioni.

Le differenze tra sistemi parlamentari non riguardano, ovviamente, soltanto le tempistiche, e spesso sorgono per motivi storico-politici che indagano gli studiosi e di cui sono a conoscenza gli studenti della facoltà di Scienze Politiche a Genova.

Il sistema bicamerale: alcuni esempi

Per portare qualche esempio pratico oltre a quello italiano possiamo illustrare la situazione della Francia, in cui i 348 senatori vengono scelti da un collegio di 150mila grandi elettori (costituito per la maggior parte da delegati dei consigli municipali). Il caso tedesco è ancora diverso, difatti i componenti del Bundesrat sono membri nominati direttamente dai governi dei rispettivi Lander di appartenenza. Anche i componenti del Senado spagnolo (56 senatori) sono designati dalle assemblee delle Comunidad Autonome. In Inghilterra e nel Regno Unito la Camera dei Lord è composta da esponenti della chiesa anglicana che hanno diritto a un seggio e da lord ereditari che sono nominati a vita direttamente dalla Regina.

Nel caso dell’Italia, dopo la riforma costituzionale, il nuovo articolo 57 sancisce che i membri del Senato siano espressione diretta del popolo. Di conseguenza i consiglieri regionali vengono chiamati a rappresentare il proprio territorio saranno eletti dai consigli regionali stessi, in conformità alle scelte espresse dagli elettori. Il senato diventa il luogo della rappresentanza territoriale e congiuntamente si offre al cittadino la possibilità di scegliere i propri elettori.


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