Natale a Genova: le tradizioni che gli universitari amano rispettare

Si avvicina il Natale a Genova, ma quali sono le tradizioni strettamente legate a questo periodo? Lo staff dell’Università online Niccolò Cusano a Genova ha deciso di svelare leggende storie e folclori natalizi legati a filo doppio con la città.
Natale a Genova

La tradizione natalizia è fortemente legata alla cultura della città di Genova; le cronache raccontano già l’usanza degli auguri del Doge ai cittadini in quale faceva abbellire un carretto trainato da buoi con nastri, campanelli e un tronco di alloro; il carro veniva mandato in giro per la città come augurio per un anno ricco e prospero.

La tradizione viene ancora rispettata tanto che ogni anno il sindaco di Genova presiede la cerimonia benaugurale durante la quale viene bruciato un tronco di alloro, simbolo di pace e prosperità per il Natale e l’anno nuovo.

Tradizioni gastronomiche del Natale a Genova

Il pranzo del “Denâ a Zena” (Natale a Genova) è caratterizzato dalla ricchezza e dall’abbondanza e da alcuni piatti tipici che si cucinano principalmente in occasione di queste festività.

Tra i primi piatti sono rinomati i maccheroni in brodo (un tipo di pasta tirata a mano simile alle penne lisce ma con una forma più ovale cotti in brodo di cappone) e i ravioli alla genovese farciti con ripieno di vitello, animelle, uova e parmigiano.

Tra i secondi è obbligo ricordare il tacchino arrosto (“bibbin a rňsto”) con patate e i “berodi”, cioè i sanguinacci con contorno di radici.

I dolci natalizi, infine, sono un ottimo modo per dar lustro alle antiche tradizioni, facendo mantenere al Natale quel caratteristico spirito familiare e domestico.

Il Pandolce è il simbolo per eccellenza del Natale a Genova: veniva preparato anticamente il giorno dell’antivigilia di Natale per poi farlo lievitare una notte intera sotto le lenzuola. Il pancotto veniva poi cotto nel ronfò e presentato a tavola con gli immancabili tre taglietti a triangolo e con piantato un ramoscello d’alloro.

Il Natale a Genova è l’occasione per gli studenti iscritti ai corsi online di recuperare contatto con le tradizioni del passato, così da far rivivere gli antichi fasti e valorizzare il territorio.

Da un sondaggio condotto dallo staff dell’Università online Niccolò Cusano a Genova, ad esempio, è emerso che molti ragazzi amano imparare a memoria lunghe filastrocche natalizie in dialetto, da declamare poi in famiglia durante il pranzo del 25 dicembre.


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