Diritto sindacale: cos’è e cosa disciplina

 

Il diritto sindacale è quella branca del diritto che si occupa di studiare la figura del lavoratore all’interno dell’organizzazione lavorativa. Si può dividere questa branca in tre argomenti: i sindacati, lo sciopero e il contratto di lavoro, che rappresentano i tre elementi più rilevanti di questo aspetto della giurisprudenza.

Sindacato: definizione

Il sindacato, secondo la definizione del Corriere, è un

“Associazione di lavoratori per la tutela dei diritti e degli interessi di categoria sul posto di lavoro e nell’ambito della società”.

Le basi del diritto sindacale attuale sono da ricercare all’interno della Costituzione della Repubblica italiana, entrata in vigore nel 1948. Con l’articolo 40 viene riconosciuto il diritto di sciopero, mentre con l’articolo 39 viene posto un dato essenziale, il cosiddetto “principio fondamentale di libertà sindacale”:

“l’organizzazione sindacale è libera”. Tale liberta, insieme al pluralismo sindacale, è uno dei punti più importanti per un sistema democratico.

Un’altra data importante è l970, anno in cui viene emanato lo Statuto dei lavoratori, una delle fonti più importanti non solo per il diritto sindacale ma per il diritto del lavoro in generale.

Libertà sindacale e principi costituzionali

Per dare spazio alle fonti vogliamo citare l’articolo 30 della Costituzione della Repubblica Italiana in cui viene ribadito il concetto di libertà sindacale:

«L’organizzazione sindacale è libera. Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge. È condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica. I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.»

e l’articolo 40:

«Il diritto di sciopero si esercita nell’ambito delle leggi che lo regolano.»

Nell’ordinamento italiano i sindacati si configurano come associazioni di privati che vengono riconosciuta legalmente dallo Stato e ottengono personalità giuridica. L’ordinamento interno e l’amministrazione non vengono regolate soltanto dagli associati, ma il giudizio spetta alle persone che ottengono ruolo di presidenza e direzione. La legge può quindi regolare l’ordinamento interno e l’amministrazione interna dei sindacati. Tra i requisiti richiesti spicca ovviamente quello di un ordinamento interno di tipo democratico. Per comprendere a fondo il diritto sindacale è opportuno studiare, non a caso una delle materie del corso di laurea in Giurisprudenza a Genova tocca anche questi temi di fondamentale importanza per la comprensione del funzionamento del diritto dei lavoratori.

 


CHIEDI INFORMAZIONI

icona link